“Una donna sta guardando attentamente il suo viso allo specchio. Segue la linea delle rughe d’espressione sulla fronte, sempre aggrottata, poi scende ad osservare la piega della bocca, stretta e incurvata in basso verso gli angoli. La labbra tremano impercettibilmente. E gli occhi? Cosa vede negli occhi? Lo sguardo è fisso, quasi spaventato, con una tendenza all’evitamento, ad allontanarsi dall’immagine che le rimanda il volto e a concentrarsi su particolari insignificanti, come un brufoletto sul naso o la scoperta di un capello bianco sulla tempia. La donna sta leggendo amarezza e ansia sul suo viso, forse ancora di più: uno stato ansioso permanente. In ogni caso, quello è il volto di una persona sofferente” …
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